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Maculinea arion: una specie minacciata a livello europeo               




Maculinea arion ad ali semi chiuse
I lepidotteri mirmecofili comprendono alcune specie di farfalle i cui bruchi e crisalidi dipendono più o meno dalle formiche per il loro sviluppo. A questa categoria appartengono in generale i Licenidi. Maculinea (=Phengaris) arion, o, in italiano, Licena azzurra del timo, appartiene a questa famiglia di farfalle.
Generalmente risulta più abbondante in montagna e in collina. In Italia è presente dalla Valle d’Aosta alla Calabria. Frequenta radure, margini di boschi, prati fioriti, aree incolte con cespugli. La farfalla presenta il dorso delle ali di colore azzurro chiaro brillante con bordi neri e sulle ali anteriori ci sono delle macchie nere allungate (vd. scheda).

Questa farfalla è legata alla presenza del timo (Thymus cfr. serpyllum, cioè le specie di Timo simili a Thymus serpyllum) di cui si nutrono i suoi bruchi e ad una specie ben precisa di formica, Myrmica sabuleti o Myrmica scabrinodis. Il ciclo biologico di Maculinea arion dunque è complesso e la rende assai delicata. Il rapporto con le specie sopra citate è piuttosto rigido, per cui la mancanza di una sola ne pregiudica la riproduzione. Dopo aver vissuto inizialmente sulle infiorescenze del timo, il bruco si allontana dalla pianta ospite al termine della sua terza muta. A questo punto attira, grazie alla produzione di secrezioni zuccherine, le formiche presenti nelle vicinanze. Queste ultime (probabilmente ingannate dalla sua forma e dall'odore che ricorda le loro larve) lo trascinano nella loro tana. Ben protetto nel formicaio il bruco secerne un liquido zuccherino di cui le sue ospiti sono ghiotte; esso divora una parte delle loro larve, stranamente senza suscitare alcuna reazione. La trasformazione in crisalide avviene in primavera. Dopo tre settimane circa emerge la farfalla adulta (imago), che abbandona velocemente il formicaio prima di aprire le sue ali. Gli adulti sono attivi solo da giugno ad agosto.
Questa forma di simbiosi tra farfalla e formiche è possibile nei terreni incolti dove cresce il timo e dove vivono le formiche sopra citate. Quando le condizioni ecologiche si alterano (a causa del rimboschimento, dell’apporto di sostanze azotate) le colonie di formiche scompaiono e Maculinea arion fa lo stesso.

In Brianza la farfalla vola nei prati magri. Questi ultimi sono prati di colore giallognolo, che crescono su suoli sottili poggianti direttamente su roccia calcarea che, come dice il nome, non vengono mai concimati né irrigati. L’aspetto peculiare di questi ambienti è l’eccezionalità della flora: in 100 mq di prato magro sono presenti da 60 a 100 specie vegetali. I prati magri sono presenti nel Parco di Montevecchia e della Valle del Curone sulle colline tra Rovagnate e Perego.
Durante il mese luglio diversi esemplari di questa farfalla erano presenti sui prati magri di Monte di Rovagnate (dove fiorisce Thymus pulegioides una delle specie simili a T. serpyllum)

Maculinea arion è considerata una specie minacciata; è presente nell’elenco delle specie di importanza comunitaria della Direttiva Habitat 92/43/CEE ALLEGATO IV "SPECIE DI INTERESSE COMUNITARIO CHE RICHIEDONO UNA PROTEZIONE RIGOROSA" ed è segnalata tra le specie da tutelare dalla Legge Regionale 31 marzo 2008 n. 10 (Disposizioni per la tutela e la conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea). E’ una specie purtroppo in declino, seguendo in ciò l’abbandono dell’agricoltura tradizionale con cui i prati magri ebbero origine. La conservazione di questa specie dal delicato ciclo biologico richiede certamente la conservazione del suo habitat e magari il rafforzamento della presenza di timo di cui si nutrono i suoi bruchi.


Un'altra specie di farfalla presente nel Parco è inclusa nell'ALLEGATO II della Direttiva Habitat 92/43/CEE "SPECIE D'INTERESSE COMUNITARIO LA CUI CONSERVAZIONE RICHIEDE LA DESIGNAZIONE DI ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE" come specie di interesse prioritario; si tratta di Euplagia (=Callimorpha) quadripunctaria (Falena dell'edera); questa specie è una falena appartenente alla famiglia delle Arctiidae; nel Parco, non è difficile incontrarla di giorno intenta, spesso, a suggere il nettare dai capolini di Eupatorium cannabinum (Canapina acquatica).


L'altra specie di farfalla diurna, presente nel Parco, che risulta minacciata in Lombardia, Pyrgus armoricanus, a livello europeo è classificata "LC" (Least Concern) ovvero a basso grado di pericolo.
Maculinea arion ad ali quasi completamente aperte
Thymus pulegioides: le sue infiorescenze sono il cibo prediletto dei bruchi di Maculinea arion
Euplagia quadripunctaria: quando è posata tra la vegetazione, tiene le ali anteriori ripiegate sulle posteriori diventando invisibile grazie alla colorazione mimetica ....
Euplagia quadripunctaria: ... ma se disturbata le apre fulmineamente mostrando il rosso delle inferiori in un caratteristico effetto display che disorienta il possibile predatore.