FAMIGLIA: LYCAENIDAE
SOTTOFAMIGLIA: Polyommatinae
è tale il danno che il minuscolo bruco di questa farfalla procura ai gerani dei nostri balconi che vale la pena mostrarlo!
DESCRIZIONE: le ali hanno una colorazione bruna sul lato superiore con presenza lungo il margine di una frangia con macchie bianche, mentre la zona interna è caratterizzata da macchie di colore grigio e marrone chiaro. Le ali posteriori hanno una piccola coda, alla cui inserzione è presente una macchia bruno scura.
APERTURA ALARE: 20-26 mm.
HABITAT: piccola farfalla originaria dell’Africa meridionale (Sudafrica, Mozambico) che a causa dell’innalzamento della temperatura terrestre e degli scambi commerciali si è spostata verso le latitudini settentrionali giungendo anche in Italia, dove sono stati avvistati i primi esemplari nei pressi di Roma nel 1996. In Lombardia le prime segnalazioni risalgono al 2002.
CICLO BIOLOGICO: questa specie presenta quattro generazioni annuali.
La femmina depone le uova sul geranio, prediligendo le infiorescenze e i boccioli fiorali. Dopo la schiusa la larva scava un foro all’interno del bocciolo o erode la pagina inferiore delle foglie nutrendosi fino allo sviluppo della farfalla.
PIANTE NUTRICI:
il bruco di questa specie è diventato, in Europa, un vero e proprio flagello per i gerani coltivati appartenenti al genere
Pelargonium.
DOVE OSSERVARLA: prati di Ca' Soldato; aree limitrofe ai centri urbani di Cernusco L., Osnago, Sirtori (e in genere ovunque ci siano gerani)