Le Farfalle diurne del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone

Panfila

Nome scientifico: Coenonympha pamphilus Linnaeus 1758

Status in Lombardia: non vulnerabile, comune - Presenza nel Parco: CC

FAMIGLIA: SATYRIDAE
SOTTOFAMIGLIA: Satyrinae

DESCRIZIONE: Piccola farfalla dalle ali color arancio. Le ali anteriori presentano una piccola macchia circolare più scura.
APERTURA ALARE: 28-33 mm.
HABITAT: di preferenza ambienti aperti e terreni sabbiosi coltivati. L’adulto predilige posarsi sulle foglie, anziché sui fiori.
CICLO BIOLOGICO: dai bruchi svernanti si hanno a partire da marzo/aprile i primi sfarfallamenti con un’altra successiva generazione.
PIANTE NUTRICI: il bruco si nutre di Poacee dei generi Poa, Festuca, ecc...
DOVE OSSERVARLA: diffusa ovunque nel Parco.

volo:

mesi:

esemplare su Mentha aquatica

a volte i punti sul rovescio dell'ala inferiore non si vedono, ma l'ala stessa è sempre 'pelosissima'

'vecchio' esemplare posato su infiorescenza ormai sfiorita

esemplare su un'infiorescenza di Menta

sverna come bruco

dove è più facile incontrarla nel Parco

etimologia del nome

Il termine generico, “Coenonympha” è composto dalle parole greche "coinos" = "comune" e "nymphe" = "ninfa, giovane fanciulla" ovvero divinità minori della mitologia greca legate alla natura (le acque, le piante, la terra, il mare...) e al cielo; erano tutte figlie di Zeus o di Urano. Il termine specifico ricorda Panfilo figlio del re dei Dori dell'Eta, Egimio, e secondo la mitologia fondatore della tribù dorica dei Panfili.