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Ente per la Gestione del
Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone

Loc. Butto, 1 23874 Montevecchia (LC)
C.F. 94003030130 - Tel. 039.9930384 - Fax. 039.9930619
Sito: www.parcocurone.it - PEC: certificata@pec.parcocurone.it - email: info@parcocurone.it

La Fauna

Approfondimenti Scoiattolo rossoLa Brianza, terra un tempo ricoperta da fitti boschi, era caratterizzata dall’abbondanza della fauna selvatica: il viaggiatore inesperto che nel viaggio tra Milano e Lecco si fosse perduto nella Valle del Curone avrebbe trascorso delle inquietanti e pericolose notti nelle foreste di latifoglie, prima di trovare rifugio tra le rassicuranti mura di qualche Chiesa. Oggi le verdi foreste hanno lasciato spesso il posto a paesi, strade, complessi industriali e zone coltivate: la fauna ora presente nel territorio del Parco ha trovato una garanzia di sopravvivenza nell’istituzione dell’area protetta.

Mammiferi

Nel territorio del Parco sono presenti 26 specie di mammiferi, tra cui 8 specie di pipistrelli.
I più grossi mammiferi presenti sul territorio sono la volpe, la donnola e la faina che sono predatori ben adattati alla convivenza con l'attività umana. Nei boschi del Parco sono presenti numerosi e graziosi roditori come il ghiro, il moscardino, l'arvicola e il topo selvatico riconoscibili per il caratteristico modo in cui si cibano: dall' osservazione dei resti alimentari come nocciole e pigne è possibile capire il responsabile del "goloso banchetto". Un altro roditore ora presente è lo scoiattolo, recentemente reintrodotto. Tra gli insettivori ricordiamo il riccio, la talpa e il toporagno: quest'ultimi importanti per l'aerazione del suolo dovuta alla costruzione di gallerie. La lepre, timida e paurosa, scappa velocemente a lunghi balzi, tra le alte erbe dei prati, appena scorge un possibile pericolo.

Avifauna

Per quanto riguarda l’avifauna, nel Parco sono presenti numerose specie di uccelli molti dei quali tutelati a livello nazionale ed internazionale. Oltre la ricchezza di specie è da notare la presenza di specie esigenti dal punto di vista ambientale, che ritrovano all’interno del territorio protetto situazioni ideali per la nidificazione. In zone con vegetazione cespugliosa e arbustiva si incontrano specie rare come l’occhiocotto, il canapino, la sterpazzola, lo zigolo nero e l’averla piccola. Specie legate ai boschi maturi sono la balia, l’elegante upupa, il frosone, il rampichino e il picchio muratore che si muove sui tronchi “a testa in giù”. Nel Parco sono presenti sia i rapaci diurni come la poiana, il falco pecchiaiolo e il lodolaio, sia quelli notturni come l’allocco, la civetta, l’assiolo e il gufo comune.

Erpetofauna

Nel Parco sono state identificate 9 specie di anfibi e 8 di rettili.
Gli anfibi sono legati ad ambienti boschivi umidi e a quelli acquatici. In primavera e in estate è possibile osservare nei torrenti le larve della salamandra, anfibio che, dopo la metamorfosi, lascia l'ambiente acquatico, trascorrendo il resto della sua esistenza nelle zone umide dei boschi. Così come la salamandra anche il rospo e la rana si rinvengono nello stagno solo nel periodo riproduttivo: da adulti vivono principalmente in zone boschive. Tutti gli anfibi risultano molto sensibili dal punto di vista ambientale, in quanto utilizzano siti riproduttivi molto localizzati, principalmente distribuiti attorno al torrente Curone. Tra gli anfibi è accertata la presenza nel Parco di una specie molto importante: la rana di Lataste, di enorme rilievo in quanto considerata in pericolo di estinzione su scala globale.
I rettili hanno caratteristiche biologiche molto diverse: non essendo più legati all'ambiente acquatico hanno una distribuzione omogenea nel Parco. Alcuni di essi sono molto diffusi, come la lucertola e il ramarro. Strettamente legato agli ambienti boschivi è il saettone; gli altri hanno una predilezione più o meno spiccata per gli ambienti arbustivi o aperti. Fanno eccezione le bisce: la natrice tassellata, biscia relativamente rara, è legata alla presenza di corsi d'acqua, mentre la biscia dal collare frequenta gli stagni in cerca di piccole prede come girini e anfibi.

Approfondimenti

Reintroduzione del Tasso (Meles meles)

Progetto di reintroduzione del Tasso nel parco di Montevecchia, svolto nel periodo gennaio - giugno 2004.

Campagna di rilevamento degli scoiattoli rossi e grigi (PDF 2MB)

Ricerca sullo stato di salute della popolazione di Scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris) all'interno del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone a seguito del progetto di reintroduzione di alcuni individui della specie, svoltosi negli anni 1998 e 1999.

Individuazione di microinterventi a favore dei chirotteri (PDF 8MB)

Relazione relativa all'individuazione di interventi a favore dei Chirotteri nel territorio del Parco: verifica dello spettro di specie presenti, carta delle vocazionalità per gli habitat e individuazione, verifica dei punti critici e programma degli interventi.

Il gambero d'acqua dolce

Austropotamobius pallipes italicus

Lo zigolo nero

Emberiza cirlus

I molluschi e i crostacei delle sorgenti e delle "acque sotterranee"

Censimento delle stazioni di acque sorgive e "sotterranee" colonizzate principalmente da Molluschi idrobiidi (Gastropoda, Prosobranchia), da piccoli bivalvi e da Crostacei (Amphipoda).
Di Pezzoli Enrico.

Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone
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