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Ente per la Gestione del
Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone

Loc. Butto, 1 23874 Montevecchia (LC)
C.F. 94003030130 - Tel. 039.9930384 - Fax. 039.9930619
Sito: www.parcocurone.it - PEC: certificata@pec.parcocurone.it - email: info@parcocurone.it

Valorizzazione del paesaggio rurale

Il Parco

Parco

Tradizionalmente ricondotto ai versanti terrazzati della collina di Montevecchia, il territorio rivela a chiunque lo osservi più da vicino una complessità di morfologie ed usi del suolo articolati. Le ampie superfici boscate delle valli dei torrenti Curone e Molgoretta cedono spazio, nelle aree sommitali e soleggiate delle colline, ai "ronchi" (terrazzamenti coltivati a vite ed erbe officinali); i prati stabili ed i seminativi trovano invece spazio nei fondovalle e nelle zone pianeggianti delle aree meridionali. Un mosaico di unità distinte e ricorrenti, che all'occhio dei visitatori, rappresentano nell'insieme il "paesaggio" del Parco.

Il Paesaggio

Paesaggio

L'origine semantica della parola paesaggio è probabilmente il latino pagus che indicava, in epoca romana, un singolo distretto amministrativo. Il significato della parola è però oggi ben diverso ed ha certamente perso le connotazioni originarie. Il paesaggio è indiscutibilmente legato alle idee di spazio e territorio, ma mantiene molto spesso una connotazione più astratta, riferendosi sovente a rappresentazioni artistiche o fotografiche di spazi o territori definti.

Paul Guichonnet, professore dell'Università di Ginevra, definisce il paesaggio in maniera estremamente completa:

"Il paesaggio è un segno, l'apparenza di un sistema di forze che lo producono.

E' dotato di un' inerzia che implica la persistenza di elementi del passato.

Il paesaggio è uno spettacolo espresso in due modi diversi:
- una raffigurazione artistica;
- uno spettacolo obiettivamente presente, descritto in modo scientifico.

Il paesaggio è, infine, l'esperienza visiva di un individuo, il che impone di guardare come viene percepito, tanto più che gli spettatori sono anche degli attori, implicati nella CREAZIONE e nella GESTIONE di nuovi paesaggi."


La presenza e l'azione dell' uomo sono quindi determinanti, se si parla di paesaggio.
Esso è infatti coinvolto nella duplice veste di spettatore e di gestore.
A maggior ragione, in un contesto territoriale come quello del Parco, da sempre legato alle attività agricole, diventa determinante la capacità di "leggere" nel paesaggio anche i segni più piccoli o nascosti della presenza dell'uomo, per conservarli e per costruire e gestire il paesaggio nel pieno rispetto degli equilibri stabilitisi lungo i secoli.

La conservazione e la valorizzazione del paesaggio rurale

Paesaggio

E' un progetto avviato dal Parco nel 2003 con il patrocinio di Fondazione Cariplo.

Allo studio delle componenti e delle caratteristiche del paesaggio rurale, si affiancano concreti interventi di ripristino e recupero funzionale di alcuni dei piccoli ma determinanti caratteri del paesaggio del Parco, attraverso il coinvolgimento della popolazione residente (cittadini, associazioni e amministrazioni, scuole) che è chiamata a censire, riscoprire e prendersi cura delle testimonianze e dei valori del proprio paesaggio.

Gli obiettivi del progetto sono non solo la conservazione e la valorizzazione degli elementi tipici del paesaggio rurale, ma anche il tentare di offrire occasioni diverse ed innovative di avvicinamento all'ambiente e al paesaggio conosciuto, riducendo il crescente "scollamento" fra il territorio e la popolazione residente.

I cambiamenti sociali ed economici che hanno interessato l'area negli ultimi decenni hanno comportato una perdita d'importanza del ruolo dell'agricoltura, diventata sempre più marginale per le difficoltà nella lavorazione e nella gestione del territorio collinare.
Questo comporta la scomparsa o il degrado di quelle sistemazioni e di quei manufatti che rappresentano la peculiarità di questo paesaggio e che qui, alle porte di Milano, assumono particolare valore culturale e testimoniale.

Alla perdita della memoria associata alla perdita di funzionalità di molti dei "segni" ancora presenti ma "nascosti" nel paesaggio, si contrappone allora il tentativo di fornire una chiave di lettura più attenta e consapevole del nostro territorio, per riscoprire che i segni dell'uomo e del lavoro nei campi hanno dato origine a quello che oggi è il paesaggio delle colline e delle pianure del Parco.

 

 

Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone
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