Le Farfalle diurne del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone

Adippe

Nome scientifico: Argynnis (Fabriciana) adippe Denis & Schiffermuller 1775

Status in Lombardia: localmente vulnerabile - Presenza nel Parco: Ra

FAMIGLIA: NYMPHALIDAE
SOTTOFAMIGLIA: Heliconiinae

DESCRIZIONE: questa bella farfalla, di medie dimensioni, ha la pagina superiore delle ali di colore arancione vivace con marcati disegni scuri, mentre la pagina inferiore è giallognola con sfumatura verdastra, e macchie bianche e rosse. Il maschio ha dimensioni più piccole della femmina.
APERTURA ALARE: 50-62 mm.
HABITAT: radure boschive, margine dei boschi, prati, zone incolte e praterie montane. Più frequente e abbondante nelle zone di montagna. I fiori di cardo sono tra i preferiti dagli adulti.
CICLO BIOLOGICO: presenta un’unica generazione annuale.
PIANTE NUTRICI: il bruco si sviluppa a spese di Viole ( Viola odorata, V. riviniana, V. canina, V. tricolor)
DOVE OSSERVARLA: prati e margini boschivi zona Galbusere (Perego e Rovagnate); prati di Cà Soldato

volo:

mesi:

esemplare ad ali chiuse

questa immagine mostra sia il lato superiore sia il lato inferiore delle ali

ripresa frontale che mostra una "churchilliana" V di vittoria

sverna come bruco

dove è più facile incontrarla nel Parco

etimologia del nome

Secondo la mitologia greca Arginno era un 'erómenos' termine che indicava un adolescente che aveva una relazione d'amore con un uomo adulto ('erastes'). Nel suo caso l'amante pare fosse niente meno che Agamennone. La storia narra che Arginno amasse nuotare continuamente nelle acque del fiume Cefiso e che, infine, in questo fiume perdesse la vita; Agamennone allora lo seppellì e fece costruire un tempio di 'Afrodite Argynnis'.
Il nome specifico pare provenga dal latino 'adeps' che significa 'grasso' (!?), da cui deriva la parola italiana 'adipe'.