Le Farfalle diurne del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone

Pieride di Manni

Nome scientifico: Pieris mannii Mayer 1851

Status in Lombardia: localmente vulnerabile - Presenza nel Parco: Ra

FAMIGLIA: PIERIDAE
SOTTOFAMIGLIA: Pierinae

DESCRIZIONE: è la più piccola delle cavolaie.
APERTURA ALARE: 38-48 mm.
HABITAT: ambienti rocciosi, terreni incolti ben soleggiati, cespuglieti, prati fioriti in aree collinari.
CICLO BIOLOGICO: tre generazioni annuali. In genere le generazioni estive hanno un’apertura alare maggiore rispetto a quelle primaverili oltre a disegni scuri più ampi. Iberna allo stadio di pupa o larva.
PIANTE NUTRICI: è l’unica specie di cavolaia che non arreca danni alle Brassicacee coltivate, sviluppandosi esclusivamente a spese di specie spontanee appartenenti soprattutto ai generi Iberis, Diplotaxis, Sinapis...
DOVE OSSERVARLA: diffusa nella aree collinari solive del Parco.

volo:

mesi:

esemplare un poco in controluce su Centaurea

le macchie nere evidenziano un esemplare maschile estivo

dettaglio sulle nervature (vd. Pieris rapae) e sulla macchia 'postdiscale' non tonda (vd. Pieris rapae)

il rovescio delle ali dello stesso esemplare

sverna come bruco o come crisalide

dove è più facile incontrarla nel Parco

etimologia del nome	X
Il termine generico, si riferisce ad una antica regione tra Macedonia e Grecia, lungo il golfo di Salonicco, la Pieria; secondo la mitologia questa regione era il luogo d'origine delle Muse. Il termine specifico, è dedicato, pare, a Domenico Maria Manni erudito editore fiorentino del 18° secolo che fu, tra l'altro Accademico della Crusca e direttore della bibloteca Strozzi.

in P. mannii (a sx) la nervatura V7 è indivisa mentre in P. rapae si biforca vicino al margine

in P. mannii (a sx) il lato esterno della macchia nera è concavo o dritto mentre in P. rapae (a dx) è convesso e quindi la macchia risulta tondeggiante