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Ente per la Gestione del
Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone

Sede: 23874 MONTEVECCHIA (LC) - Loc. Butto, 1 - Tel. 039.9930384 - Fax. 039.9930619
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Appendice

Premessa

Durante le ricerche e le campionature effettuate per i molluschi acquatici in sorgenti, corsi idrici ipogei ed Acquedotti soventi si rinvengono nella tanatocenosi anche nicchi fluitati di molluschi terrestri. Particolarmente si sono considerate due specie significative, vuoi per la loro rarità o peculiarità per la Lombardia. Con questo non si considerano questi molluschi terrestri particolarmente igrofili ma la loro frequenza nelle immediate vicinanze degli habitat soprariportati offrono un facile modo per segnalarne stazioni (data la loro dispersione nel vasto territorio non acquatico e perciò difficilmente mappabile).
Si elencano inoltre i Crostacei ed alcune curiosità.

1: Platyla microspira (Pini, 1884) - Gastropoda, Prosobranchia - terrestre presente nella zona qui trattata.

Questo piccolissimo Prosobranco terrestre è stato segnalato per la prima volta come Acme delpretei Paulucci, 1881 e Acme delpretiana Andreae, 1883 e descritta da Napoleone Pini nel 1884 come Acme microspira. Il Locus Typicus è indicato come "San Pellegrino in Valle Brembana".

Successivamente citata,con varie vicende sistematiche, come Acme (Acicula) microspira Westerlund, 1885, Acme microspira Kobelt, 1894, Acme ( Platyla ) microspira Ehrmann, 1909, Acme ( Acme ) microspira Hesse, 1920, Acicula ( Hyalacme ) microspira Subai, 1977 ed infine come Platyla microspira Boeters, Gittemberger, Subai, 1989.

Come conoscenze geografiche il suo areale è riassunto nell'ultimo lavoro citato con località della media Valle Brembana, da San Pellegrino Terme a Camerata Cornello (Bergamo), e una, fantomatica e enormemente disgiunta, località della Transilvania (Romania).
Recentemente in CIANFANELLI, TALENTI, BODON, MANGANELLI, 2000, oltre ad alcune località note della Lombardia (Bergamo e Lecco) se ne citano per la Liguria, la Toscana e, come Platyla cfr. microspira per il Lazio.

 Si danno le località riscontrate accidentalmente nelle ricerche per il Censimento delle stazioni con presenti i Molluschi di Sorgenti e di Acque sotterranee.
Si da nella cartina distributiva allegata il suo completo areale ad oggi conosciuto, rimarcando però che la piccolezza di questo mollusco e la sua dispersione sul territorio fa si che sfugga facilmente alla sua individuazione, perciò i dati in nostro possesso rimangono del tutto accidentali.

Stazioni

St. n° 106 LC, 110 LC, 113 LC, 130 LC, 135 LC, 153 LC, 254 LC, 255 LC, 261 LC, 284 LC, 285 LC, 292 LC, 297 LC, 298 LC.

inoltre: Pressi del Lago di Annone. Comune di Galbiate.
Lett.: CIANFANELLI, TALENTI, BODON, MANGANELLI, 2000.
Legit Bodon M., 7/10/1989.
M.: Platyla microspira.

CARTA DISTRIBUTIVA di Platyla microspira in Lombardia.

DISTR.004

2 - Le altre specie di Aciculidae - il Genere Acicula

E' in corso da parte mia la determinazione di tutte le stazioni delle altre specie di Acicula raccolte durante i censimenti per la Lombardia. In questa sede preferisco segnalare le varie stazioni rinvenute nella zona qui trattata.

Le specie presenti sono Acicula lineata sublineata (Andreae, 1883), Acicula lineolata lineolata (Pini, 1884), ma non mancano alcune perplessità riguardo alcune stazioni, perciò mi riservo per il futuro una più precisa determinazione.

TAVOLE DELLE ACICULIDAE

TAV. 017 - Platyla microspira : 1 = Val Bordesiglio sup., Sorgente presso C. Roncaiola , Moggio ; 2 = Sorgente in Val Fae a quota 615, Monte Barro, Galbiate ( St. 106 LC); 3 = Sorgente captata nei pressi di Cascina novella, Galbiate (St. 113 LC); 4 = Sorgente captata di "Valfredda", Montevecchia (St.153 LC).

TAV. 018 - Platyla microspira : 1 = Ponte "Passo del Lupo", Lecco; 2 = Captazione per la Madonna del Sasso (St. 255 LC); 3 = Captazione a quota 740 m Monte S. Genesio (St. 254 LC); 4 = Sorgentina in Val Chignolo, Castello Brianza (St. 261 LC).

TAV.020 - Acicula sp. -Monte Barro: 1= Sorgente in Val Fae, q: 630 m (St. 104 LC); 2 = idem a q. 635 m (St. 105 LC); 3 = idem a q. 615 m (St. 106 LC); 4= idem a q. 475 m (St. 107 LC).

TAV.021 - Acicula sp. -Monte Barro: 1 = Sorgentina di Camporeso (St. 111 LC); 2 = Sorgente di Cascina Novella (St. 113 LC).

TAV.022 - Acicula sp. - Civate: 1 = Vecchia Captazione di Pra Undè (St. 121 LC); Valmadrera: 2 = Captazione "Treminola 1" (St. 134 LC); 3 = "Treminola2" (st. 135 LC).

TAV.023 - Acicula sp. - Valmadrera: 1 = Captazione "Treminola 3" (St. 136 LC); Oggiono: 2 = Sorgente di Cimavalle (St. 142 LC); 3 = Sorgente in loc. Bagnolo (St. 143 LC).

TAV.024 - Acicula sp. - Colle Brianza: 1 =Monte San Genesio, stazione a quota 740 (st. 254 LC); Missaglia: 2 =Valle della Molgoretta, a valle di Cascina Molgora (St 171 LC); Montevecchia: 3 = Captazione Valfredda, Montevecchia (St. 153 LC).

TAV.025 - Acicula sp. - Santa Maria Hoè: 1 =Sorgente presso C. Mirabella (St. 258 LC); Castello Brianza: 2 = Sorgente "Casello Roncaccio 1" (St. 269 LC).

TAV.026 - Acicula sp. - Castello Brianza: Captazione "Colognola" (st. 272 LC).

3: Helicodiscus (Hebetodiscus) singleyanus (Pilsbry, 1890) - Gastropoda, Pulmonata - terrestre presente nella zona qui trattata.

Questo piccolo gasteropode, ascrivibile alla fauna del suolo, è stato inserito in passato nella famiglia Endodontidae (GITTEMBERGER, BACKUYUS, RIPKEN, 1970; GIUSTI , 1976; KERNEY & CAMERON, 1979) mentre oggi è collocato nella famiglia Helicodiscidae (Superfamiglia Punctoidea - cfr. SOLEM, 1975 e SCHILEYCO, 1979).

Descritto per il Nord America, è stato di volta in volta segnalato vivente in numerosi paesi europei (Belgio, Olanda, Germania, Francia, Spagna, Ungheria, Slovenia, Svizzera ed infine in Italia) e, come fossile, nel Pleistocene della Cecoslovacchia.

Si è potuto così accertare che la sua presenza in Europa no è dovuta ad un fenomeno di importazione passiva ad opera dell'Uomo, ma che essa è di origine naturale. Tale fatto non sorprende poichè non sono poche le specie a geonemia oloartica nella malacofauna europea..

In Italia la prima segnalazione di questo genere la si deve a GIUSTI, 1976 nell'Isola di Montecristo (arcipelago toscano) con la nuova specie H. (Hebetodiscus) riparbellii.

Per il H. (Hebetodiscus) singleyanus la prima segnalazione per l'Italia la si deve a PEZZOLI, 1985 per una grotta del Montello in provincia di Treviso. Da allora le segnalazioni italiane si sono infittite ad opera principalmente di Marco Bodon (Liguria, Toscana, Marche, Veneto, Friuli, ecc).

STAZIONI

St. n° 111 LC, 125 LC, 134 LC, 153 LC, 166 LC, 168 LC, 171 LC, 254 LC, 261 LC, 262 LC, 272 LC.

TAVOLA Helicodiscus:

TAV.027 - Helicodiscus (Hebetodiscus) singleyanus - 1 = Captazione di Valfredda (St. 153 LC), 2 = Captazione "Badiona" (st. 166 LC), 3 = Sorgente di Cascina Novella del Monte Barro (St. 113 LC).

4 - CRUSTACEA presenti nella zona qui trattata.

A cura di Fabio Stoch

AMPHIPODA

Fam . Gammaridae
Echinogammarus stammeri (S. Karaman, 1931)
Specie di acque superficiali, distribuita in tutta la Pianura Padana e, a S del Po, in parte dell'Italia centro-meridionale; si rinviene frequentemente nelle risorgive e fontanili dell'area planiziale, ove costituisce l'elemento dominante della cenosi ad anfipodi. Occasionalmente è stata rinvenuta in sorgenti dell'area prealpina, dove di regola è sostituita dalla specie seguente.
Gammarus balcanicus Schäferna, 1922
Elemento ad ampia distribuzione nell'area balcanica, penetra in Italia settentrionale lungo l'arco prealpino in Venezia Giulia, Friuli, Veneto e Lombardia. Il suo areale si sovrappone parzialmente in Italia a quello della specie congenere G. fossarum Koch, con cui talora convive. Tuttavia quest'ultima specie, molto comune nel settore nordorientale, è pressochè assente in Lombardia. G. balcanicus vi risulta invece molto comune nelle sorgenti dell'arco prealpino sino alla provincia di Lecco.

Fam. Niphargidae
Niphargus brixianus s.l. Ruffo, 1937
Si tratta di una buona specie o, più probabilmente, di un complesso di specie, afferente al gruppo di N. stygius Schiödte, del quale è stata sinora considerata come sottospecie o semplice razza locale. N. brixianus s.l. è un elemento stigobio comune nelle sorgenti e nelle grotte delle province di Brescia e Bergamo, dove vive spesso associato all'isopode Monolistra boldorii bergomas; la sua distribuzione si estende ad occidente solo a particolari massicci di rifugio, isolati nell'ambito dei grandi ghiacciai quaternari, quali il Monte di Brianza e, con popolazioni da ristudiare, il Monte Generoso in Canton Ticino.
Niphargus ambulator G. Karaman, 1975
La specie è sinora da ritenersi esclusiva di alcune grotte del triangolo Lariano nei pressi di Erba (provincia di Como), ove si è diffusa a partire da massicci di rifugio in un'area pesantemente depauperata dalle glaciazioni quaternarie, ricolonizzandone i margini meridionali dopo il ritiro dei ghiacciai. Presenta indubbie affinità con il gruppo forelii , che comprende numerose specie presumibilmente frigostenoterme che sono presenti nelle aree glacializzate dei massicci montuosi europei, dai Pirenei ai Carpazi. La specie non è stata rinvenuta nelle sorgenti oggetto delle presenti ricerche.
Niphargus thuringius Schellenberg, 1934
Specie in corso di ridescrizione (riportata sinora come sinonimo di N. longicaudatus Costa o comsua sottospecie), è frequente lungo l'arco prealpino e in pianura in grotte, sorgenti e acque interstiziali, dal Veneto al Piemonte. Si tratta presumibilmente di un invasore recente, postglaciale, che ha occupato nell'area le nicchie ecologiche venutesi a creare in seguito agli effetti delle glaziazioni quaternarie e quelle lasciate libere dalle specie del gruppo stygius . È l'unico Niphargus sinora rinvenuto con certezza nelle acque sotterranee della città di Bergamo (acquedotti medioevali).

Note ecologiche

Le specie sinora raccolte in Lombardia possono essere raggruppate, da un punto di vista ecologico, in tre distinti contingenti:

•  Specie di acque epigee, che comprendono sia specie caratteristiche della fascia delle risorgive ( Echinogammarus stammeri, Niphargus elegans, Synurella ambulans ), che possono talora spingersi in sorgenti prealpine ( E. stammeri, S. ambulans ), sia specie esclusive di quest'ultima tipologia ambientale ( G. balcanicus ). Si tratta di elementi in genere tipici dell'ipocrenal, che solo occasionalmente possono spingersi nell'eucrenal.

•  Specie di acque carsiche sotterranee ( Monolistra , Proasellus , accanto a Niphargus brixianus s.l., N. ambulator , N. forelii , N. danielopoli ), che si rinvengono nelle fratture delle rocce carbonatiche, in grotte e talora in sorgenti (eucrenal); N. brixianus s.l. si può occasionalmente ritrovare anche in sorgenti in terreni flyschioidi, mentre colonizza acque carsiche anche Niphargus thuringius , grossa specie ad ampia valenza ecologica che popola indifferentemente acque circolanti in rocce sedimentarie, metamorfiche ed in alluvioni grossolani.

Note biogeografiche

Le specie di isopodi ed anfipodi sinora rinvenute in Lombardia sono in prevalenza di provenienza orientale. Si tratta di elementi probabilmente penetrati in Italia in diverse occasioni lungo l'arco prealpino o, attraverso il varco rappresentato dal Fiume Isonzo, nell'area planiziale. Tra i colonizzatori più antichi, forse pliocenici, vanno annoverati Niphargus brixianus s.l. e Monolistra boldorii , che probabilmente hanno colonizzato le acque sotterranee prealpine seguendo l'evoluzione del fenomeno carsico a partire dai corsi d'acqua superficiali negli ultimi 2-3 milioni di anni. Entrambi i taxa hanno affinità con gruppi di specie dell'area balcanica. Tra i colonizzatori più recenti, postglaciali, vanno invece annoverati (vedi Ruffo e Vigna Taglianti, 1967) Synurella ambulans ed Echinogammarus stammeri . Incerto permane invece il periodo al quale riferire la colonizzazione dell'area prealpina da parte di Gammarus balcanicus , sicuramente pre-wurmiana. Appartiene al contingente di origine orientale anche la quasi totalità delle specie presenti nei terreni alluvionali.

STAZIONI

Echinogammarus stammeri (S. Karaman, 1931): St. n° 143 LC, 165 LC, 167 LC, 168 LC, 171 LC, 172 LC, 296 LC.
Gammarus balcanicus Schäferna, 1922: St. n° 100 LC, 141 LC, 177 LC, 258 LC, 259 LC, 282 LC.
Niphargus brixianus s.l. Ruffo, 1937 : St. n° 254 LC, 255 LC.
Niphargus ambulator G. Karaman, 1975: St. n° 131 LC.
Niphargus thuringius Schellenberg, 1934: St. n° 109 LC, 111 LC, 274 LC, 275 LC, 289 LC.

TAVOLA Amphipoda:

TAV. 028 - Amphipoda: Gammarus balcanicus e Niphargus thuringius.

5: INSECTA Trichoptera - Helicopsyche sperata Mc Lachlan.

La larva acquatica di questo insetto ha un fodero larvale e pupale, formato da minuscoli granelli di pietra, che imita in modo sorprendente, anche nelle dimensioni, il nicchio di molluschi valvatiformi tanto che nel secolo XIX° venne descritta una specie: " Valvata agglutinans " Tassinari 1858 appunto creduta un mollusco.

 STAZIONI:

 Helicopsyche sperata : St. n° 114 LC, 171 LC, 274 LC, 280 LC, 283 LC.

 TAVOLA Helicopsyche :

TAV. 029 - Astucci larvali del Tricottero Helicopsyche sperata : 1 = Monte Barro Sorgente "Taccolino", 2 = Valle della Molgoretta tra Cascina Gremelli e C. Molgora.


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