La croce dei morti della peste in Valle Santa Croce
Alcune delle testimonianze religiose più interessanti rinvenibili sul
territorio sono quelle legate alle epidemie di peste che colpirono la zona nel Seicento.
I segni di questo terribile periodo sono ancora oggi ben presenti, sia
nei manufatti eretti all'epoca a ricordo della pestilenza, sia nella toponomastica locale.
In Valle Santa Croce è tuttora presente una croce in pietra eretta a ricordo dei morti della peste.
Queste testimonianze, presenti soprattutto nel territorio di Missaglia, identificavano probabilmente
le fosse comuni ( i tumbon) in cui i morti della peste venivano seppelliti.
Altra funzione delle steli e delle croci in pietra erette durante la pestilenza era qualla
di invocare la clemenza divina affinché risparmiasse altre morti.
Come raggiungere la Valle Santa Croce, la croce dei morti della peste e l'antico borgo rurale.
Il sentiero n.9 parte direttamente dal centro dell'abitato di Missaglia
e conduce, in circa un'ora di cammino, al borgo rurale di Santa Croce, sito nell'omonima valle.
Il borgo ha origini antichissime e la Cappella di Santa Croce era già menzionata come chiesa in documenti del 1289.
Il muro di cinta della Cappella conserva un'incisione pre-romana, testimonianza degli antichissimi abitanti di questa valle.
Per osservare la stele in pietra eretta a memoria dei morti della peste, si lascia il sentiero n.9 nei pressi
della Cascina Bellesina, si prosegue lungo la strada asfaltata, incontrando il manufatto sulla destra, ai margini di un prato.
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